In questi giorni complessi di quarantena, spesso abbiamo visto scorrere nei media italiani immagini di persone che fanno jogging o che affollano i parchi nonostante le indicazioni di restare a casa. Abbiamo bene in mente le immagini delle persone meridionali nelle stazioni ferroviarie di Milano che si sono riversate in massa nelle regioni del sud per raggiungere la propria famiglia. La descrizione mediatica colma di disapprovazione, così come la reazione ridicolizzante e sprezzante che ne è seguita, è altrettanto nota.

Il modo in cui trattiamo il coronavirus è profondamente legato al modo in cui pensiamo alla società e all'individuo. E il problema è che corriamo il pericolo di sbagliare sotto tutti gli aspetti, con la conseguenza che saremo meno efficaci nel contenere il virus. Non c'è nulla di nuovo nel fatto che gli esseri umani sbagliano. Ma questa volta sono in gioco delle vite.

Alle elezioni europee del maggio 2014 il Partito Democratico ottenne il 40,6% di voti e la Lega Nord il 6,15%. Uno scarto di 34,66 punti a favore del PD. Nel sondaggio di Pagnoncelli pubblicato oggi (8 settembre 2018) sul Corriere della Sera il Partito Democratico risulta al 17% e la Lega (non più Nord) al 33,5%. La differenza è ora del 16,5% a favore della Lega.